Carmen

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Carmen – Georges Bizet

Opéra-comique in quattro atti

Libretto di Prosper Mérimée

 

Il prossimo Direttore Musicale del Teatro alla Scala, Myung-Whun Chung, arriva al suo undicesimo titolo d’opera alla Scala (dopo aver diretto oltre 140 concerti in patria e in tournée) con questa nuova produzione di Carmen di Bizet, una coproduzione con il Royal Opera House di Londra e il Teatro Real di Madrid. Chung, esperto nella musica francese – anche grazie al suo lavoro con l’Opéra Bastille e l’Orchestre Philharmonique de Radio France – guida un cast perfettamente idiomatico. Accanto a Clémentine Margaine nel ruolo principale, alternandosi con Stéphanie d’Oustrac, e Giorgi Manoshvili nel ruolo di Escamillo, la produzione vede Vittorio Grigolo nel ruolo di Don José – una voce italiana di primo piano con forte affinità per il repertorio francese – alternarsi con Matthew Polenzani. Damiano Michieletto e il scenografo Paolo Fantin riducono al minimo il colore locale per costruire uno spettacolo spoglio ed efficace, focalizzato sul destino ineluttabile dei protagonisti.

 

Trama

 

Atto I

Spagna. Il caporale cerca di attaccare discorso con Micaela, che sta cercando Don José, ma l'azione vera e propria inizia con una marcia che annuncia il cambio della guardia: alcuni bambini imitano le mosse dei soldati. Il caporale José dice al tenente Zuniga che, per quanto graziose siano le sigaraie della fabbrica, egli non ha occhi che per Micaela, sua sorella adottiva. Suona una campana: la folla di uomini anticipa l'arrivo delle operaie, che escono. L'elettricità della musica segnala l'uscita della zingara Carmen, bella sigaraia sospettata di contrabbando che diventa centro dell'attenzione generale. Canta una torbida Habanera (L'amour est un oiseau rebelle, L'amore è un uccello ribelle). Una citazione del motivo del fato la porta faccia a faccia con Don José, che non pare notarla. Carmen gli lancia un fiore e corre in fabbrica, lasciandolo a raccoglierlo proprio mentre torna Micaela; quest'ultima porta a José soldi e notizie di sua madre (Parle-moi de ma mère, Ah! Mi parla di lei) e assieme cantano un duetto ricco di incanto ma povero di passione. Urla dalla fabbrica. Qualcuno è stato accoltellato: da Carmen, si grida da una parte. Zuniga cerca di capire cosa sia successo, quindi invia José all'interno, che ne esce portando con sé Carmen; Zuniga ne dispone l'arresto. Rinchiusa in cella e legata, Carmen esorta José a lasciarla andare, perché, dice, egli è innamorato di lei (Près des remparts de Séville, Presso il bastion di Siviglia). José è indotto ad allentare i nodi e permette che la zingara si liberi dandogli una spinta e correndo via, aiutata dalla folla che trattiene i soldati.

 

Atto II

Siamo nell'osteria di Lillas Pastia, è trascorso un mese. Lì Carmen danza e canta con le amiche Mercedes e Frasquita (Les tringles des sistres tintaient, All'udir del sistro il suon). Entra Zuniga, che cerca di sedurre Carmen, ma viene interrotto dall'arrivo del torero Escamillo (Votre toast, je peux vous le rendre, Il tuo toast, posso rendere). Anche il torero si fa sedurre da Carmen, che però lo respinge. Confidandosi con le amiche, Carmen confessa di essere innamorata di Don José, che arriva subito dopo, appena rilasciato dalla prigione dove era stato portato per averla aiutata a fuggire. Lì Josè le confessa il suo amore (La fleur que tu m'avais jetée, Il fior che avevi a me tu dato), ma vengono interrotti da Zuniga, che esorta il giovane a tornare nell'esercito. Josè si ribella e si prepara al duello ma Carmen chiama in aiuto i contrabbandieri che li separano. Capendo che non può fare altro, José si unisce a Carmen e ai fuorilegge fuggendo dall'osteria (Là-bas dans la montagne, Vieni lassù sulla montagna).

 

Atto III

L'atto terzo si apre sulle montagne dove si trova il covo dei contrabbandieri. Carmen e José ormai litigano frequentemente e la loro relazione è agli sgoccioli. Le carte predicono a Carmen una morte vicina e a Josè lo stesso destino, poco dopo lei. Subito dopo, non vista, entra Micaela alla ricerca di don José. Arriva anche Escamillo e José, geloso del rivale, lo sfida a duello ma vengono divisi da Carmen che ormai è conquistata dal torero. Micaela viene trovata nascosta tra le rocce e annuncia a José che la madre è in punto di morte: egli la segue, ma giura vendetta a Carmen (Ah! Je te tiens, fille damnée, Mia tu sei alma dannata).

 

Atto IV

Plaza de toros a Siviglia, è il giorno della corrida e la folla attende Escamillo che entra trionfante nell'arena. Carmen è ormai di Escamillo e non si cura degli avvertimenti di Mercedes e Frasquita: Don José è nei paraggi. Ignorando i consigli delle amiche, Carmen lo incontra e José supplica Carmen di tornare con lui. Agli sprezzanti rifiuti di lei, José la minaccia ma lei gli getta addosso l'anello che le aveva donato mesi prima (C'est toi? C'est moi!, Sei tu? Son io!). La folla applaude Escamillo vittorioso mentre José, accecato dall'ira, uccide Carmen con una pugnalata e si consegna ai gendarmi.

Programma e cast

Direttore d’orchestra: MYUNG-WHUN CHUNG

Regia: DAMIANO MICHIELETTO

Scene: PAOLO FANTIN

Costumi: CARLA TETI

Luci: ALESSANDRO CARLETTI

 

Cast

Don José: Vittorio Grigolo (8, 12, 16, 22, 25 e 27 giugno) / Matthew Polenzani (10, 18, 20 e 23 giugno)

Escamillo: Giorgi Manoshvili (8, 12, 16, 22, 25 e 27 giugno) / Nicolas Courjal (10, 18, 20 e 23 giugno)

Le Dancaïre: Pierre Doyen

Le Remendado: Loïc Félix

Carmen: Clémentine Margaine (8, 12, 16, 22 e 25 giugno) / Stéphanie d’Oustrac (10, 18, 20, 23 e 27 giugno)

Micaëla: Slávka Zámečníková

Mercédès: Marine Chagnon

Frasquita: Sarah Dufresne

 

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Teatro alla Scala
Nuova produzione del Teatro alla Scala
Coproduzione con il Royal Opera House Covent Garden e il Teatro Real di Madrid

Teatro alla Scala Pacchetti Turistici

Il Teatro alla Scala di Milano (citato spesso semplicemente come la Scala) è uno dei teatri più famosi al mondo: da oltre duecento anni ospita artisti internazionalmente riconosciuti ed è stato committente di opere tuttora presenti nei cartelloni dei teatri lirici di tutto il mondo. È situato nell'omonima piazza, affiancato dal Casino Ricordi, oggi sede del Museo teatrale alla Scala.

Il teatro prende nome dalla Chiesa di Santa Maria alla Scala, a sua volta così intitolata in onore della committente Regina della Scala. La chiesa fu demolita alla fine del XVIII secolo per far posto al teatro (“Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala”), inaugurato il 3 agosto 1778 con L'Europa riconosciuta, dramma per musica composto per l'occasione da Antonio Salieri.

A partire dall'anno di fondazione è sede dell'omonimo coro, dell'orchestra e del corpo di Ballo, dal 1982 anche della Filarmonica.

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